Sentieri dell’isola Palmaria

Un itinerario tra storia e natura.

Il trekking classico è quello che percorre tutto il perimetro della Palmaria, un itinerario  che permette di ammirare panorami mozzafiato, immergersi completamente nella natura, osservare le antiche fortificazioni e in estate dà la possibilità di fare anche una sosta alla spiaggia del Pozzale per un bagno rinfrescante.

Il  giro classico che segue il segnavia n. 510 prevede una discesa molto panoramica ma anche molto ripida con tratti esposti da considerare di livello EE (esperti).

Tuttavia è possibile seguire un itinerario alternativo molto più agevole lungo la Via dei condannati, così chiamata perchè percorsa dai galeotti che costruivano il forte Cavour.

Per informazioni sull’isola e su come arrivare consultate la pagina sullisola Palmaria.

Segnavia n. 510

Tempi di percorrenza: 2 ore e mezza circa

Lunghezza: 6,5 km

Dislivelli totali: 530 m

Si parte dal Terrizzo, l’approdo principale, davanti a Porto Venere e, spalle al mare, si prende  a sinistra la stradina sterrata che conduce al Forte Umberto I costruito sulla Punta Scuola alla fine dell’ ‘800 e recentemente restaurato. È disponibile per matrimoni e convegni e si può visitare in particolari occasioni.

Di fronte sorge su un isolotto, la Torre Scola, costruita dai genovesi tra il ‘500 e il ‘600.

Si può scegliere se deviare a sinistra per vedere la fortezza oppure proseguire verso il Pozzale.

La strada passa sopra la Cala della Fornace così chiamata per la presenza nel passato di fornaci per produrre la calce.

In prossimità della batteria della Cala della Fornace si prosegue lungo la strada sterrata in piano. Dopo circa 150 metri sulla destra si imbocca il sentiero in salita. Il sentiero si sviluppa lungo un versante ricoperto di macchia mediterranea.

Arrivati sul tratto in piano sulla sinistra si apre una stupenda visuale sul Golfo, sul Monte Caprione, sulla costa toscana e sulle Apuane.

Sulla destra del sentiero si trovano resti di strutture militari come garritte e una vecchia casermetta militare recentemente restaurata. Il sentiero è stretto e corre lungo muretti a secco che sostengono i terrazzamenti dove sono presenti piante di ulivo ormai abbandonate.

Ad un certo punto inizia la discesa in località Pozzale.

Il sentiero, piuttosto ripido, si sviluppa all’interno di un bosco di leccio e termina presso il villaggio dell’aeronautica militare dove si trovano uno stabilimento balneare, un bar e un ristorante.

Qui fanno scalo nel periodo estivo i traghetti per Porto Venere e La Spezia.

Dalla spiaggia si ha una bella vista sull’isola del Tino  e sulla destra si possono vedere le cave abbandonate dove veniva estratto il portoro, un particolare tipo di marmo nero con striature dorate. 

isola del tino

Il sentiero prosegue sulla spiaggia e oltrepassato un ristorante, prosegue in una pineta e poi risale lungo una lecceta fino al crinale dal quale si ha un bellissimo panorama sulla Caletta.

Si continua a salire fino all’altezza della punta del Pittonetto: da qui la vista spazia dalla cala del Pozzale fino alla Caletta e alla Cala Grande sopra le quali si trovano altre cave di portoro abbandonate.

 

Arrivati alla sella è possibile scegliere tra due percorsi: uno più semplice ricalca la strada dei condannati e passa accanto al forte Cavour e l’altro si può considerare di livello EE (per esperti) perchè si svolge su un sentiero ripido, scivoloso ed in alcuni tratti esposto.

Itinerario n. 1

E escursionistico

È l’itinerario più semplice per ritornare al Terrizzo.

Si svolta a destra e si percorre un tratto di strada asfaltata. Al primo tornante la si abbandona e si continua prendendo sulla destra la strada sterrata che costeggia le imponenti mura del forte Cavour.

Si arriva all’entrata principale del forte dove si trova un ponte levatoio oggi chiuso da una cancellata.

Il sentiero dopo pochi metri scende sulla sinistra e prende la forma di una vecchia mulattiera chiamata strada dei condannati perchè percorsa dai carcerati che costruivano il forte.

Ad un certo punto la mulattiera attraversa la strada asfaltata per procedere in un’ombrosa lecceta fino ad incontrare di nuovo la strada asfaltata.

Si procede lungo la strada e dopo un centinaio di metri si imbocca una traccia di sentiero che ci conduce all‘imbarco dei vaporetti.

Percorso n. 2 

EE per escusionisti esperti

Il sentiero è molto panoramico poiché scende proprio davanti alla punta di San Pietro ma presenta dei tratti scivolosi su ghiaioni.

Si  procede sulla sinistra prendendo una strada sterrata che conduce ad una fortificazione militare oggi utilizzata come centro di educazione ambientale.

Il sentiero successivamente scende ripidamente dentro una fitta vegetazione mediterranea offrendo una bellissima vista su Porto Venere.

Successivamente il sentiero corre in pari lungo gli scogli e le spiagge e in breve si raggiunge il Terrizzo dove partono i traghetti per La Spezia o Portovenere.